Nell'anno drammatico della rivoluzione, Kapuscinski è in Iran per uno dei suoi più brillanti e memorabili reportage, in cerca di risposte. Non fa lezione, non sale in cattedra.
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Al lavoro nella sua stanza d'albergo, ingombra di giornali, di ritagli, di foto, filmati e nastri registrati, ricostruisce il quadro degli eventi, delle premesse che li hanno provocati e delle situazioni che si preparano. Non fa lezione, non sale in cattedra. Al lavoro nella sua stanza d'albergo, ingombra di giornali, di ritagli, di foto, filmati e nastri registrati, ricostruisce il quadro degli eventi, delle premesse che li hanno provocati e delle situazioni che si preparano. Ricostruisce il lento ma inesorabile procedere degli avvenimenti che hanno portato alla rivoluzione khomeinista: l'incerta ascesa al potere dello scià, la sua euforica prepotenza in seguito alle scoperte petrolifere, il clima di terrore e repressione instaurato dalle brutali forze di polizia della Savak e il progressivo rifugiarsi del popolo nelle moschee, tra le braccia dei mullah e dell'islam, unica istituzione ritenuta in grado di proteggere dalla violenza cieca del potere centrale di Teheran. Il suo puzzle rigoroso è sempre filtrato dalla sensibilità e da un'umanità profonda.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
IEI0173753
Descrizione
*Shah-in-shah / Ryszard Kapuściński ; traduzione di Vera Verdiani Milano : Feltrinelli, 2001 188 p. ; 23 cm.