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Testo a stampa (moderno) | ||
Monografia | ||
Studi Locali Adulti | ||
BID | VEA0035396 | |
Description | Il *tarocchino bolognese / Girolamo Zorli Sala Bolognese : Forni, 1992 119 p., \16! c. di tav. : ill. ; 24 cm |
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OCLC | 956124923 | |
Autore |
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Note e bibliografia |
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Subjects | TAROCCHI - Bologna - Storia | |
TAROCCHINO BOLOGNESE | ||
Luoghi |
BOLOGNA
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Dewey | 795.4094541 GIOCHI D'AZZARDO. GIOCHI DI CARTE. Bologna <prov.> | |
Publication place | Sala Bolognese | |
Publisher | Arnaldo Forni <editore> | |
Note e bibliografia |
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Publication year | 1992 | |
Titolo dell'opera | Il tarocchino bolognese | |
Location note | 795.4SLO ZOR | |
Abstract di polo | Degli antichi giochi dei Tarocchi un tempo diffusi in tutta Europa, il Tarocchino bolognese è l'unico che ancora vive e viene giocato da oltre cinquecento anni, conservando strutture e regole pressoché invariate. Il re dei giochi, come lo chiamavano nel Seicento, pur avendo in passato ottenuto fama anche oltre Italia, è rimasto esclusivo di Bologna e della sua provincia: chi lo conosce, lo preferisce a qualsiasi altro. Sulle sue origini si è molto discusso, ma l'ipotesi più accreditata è quella che lo fa derivare dalle naibi, carte note in Italia nel XIV secolo e utilizzate per un gioco a fini didattici. La sua stagione di maggior celebrità è stata nel Rinascimento quando veniva praticato nelle principali corti europee. Il mazzo del Tarocchino bolognese è composto da 62 carte suddivise in cinque pali o semi: coppe, denari, spade, bastoni e trionfi. E' un gioco di risposta al seme, simile al Tressette, al Marafone romagnolo, ai Trionfi ferraresi e al Bridge, ma a differenza di questi ultimi utilizza il quinto seme, cioè i trionfi, per tagliare quando non si ha da rispondere al seme giocato. Ottocento, Mattazza, Millone, Terziglio e Centociquanta sono i cinque giochi più diffusi con le carte lunghe. Per le sue quasi infinite combinazioni il Tarocchino si tramanda solo verbalmente. Perdere o conquistare una carta può stravolgere il risultato finale. Coprirsi il Matto, salvare il Bégato, rompere Criccone, strisciar trionfi, far Sequenza e scavezzare la Grande, sono le frasi ricorrenti quando si pratica il Tarocchino. Ora i luoghi dove si gioca a carte lughe sono rimasti pochi. Spesso è difficile organizzare un tavolo per mancanza di giocatori. La tradizione però sopravvive in alcuni bar, centri anziani e circoli aziendali. |