"Il Cimitero di Praga", il recente romanzo di Umberto Eco, ripropone il mistero dei "Protocolli dei Savi di Sion".
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L'atto di togliere la polvere da quel libro proibito ha portato il semiologo di Alessandria a battere sul delicato tasto dell'antisemitismo, procurandogli aspre critiche e costringendolo a difendersi dalle tremende accuse di aver attratto l'attenzione su un testo pericoloso nonché di suscitare simpatie verso personaggi ambigui. Non ci vuole molto ad accorgersi di quanto siano semplicistiche e risibili quelle critiche, mentre invece ben altro ci sarebbe da eccepire sull'ultimo romanzo di Eco, soprattutto sulla ricostruzione che offre dell'origine dei "Protocolli", che a un attento esame si dimostra infondata e illogica. Ecco il motivo di questo pamphlet, che avanza interpretazioni basate su dati ben fondati e su precisi ragionamenti logici. E, soprattutto, giunge a formulare una domanda inquietante: chi ha davvero paura dei "Protocolli dei Savi di Sion"?