Ad Haifa, Israele, Maisoon è una giovane donna palestinese che cerca di mettere In ordine i frammenti della sua vita tra religione, politica, sessualità, amore e indipendenza. Atea, di famiglia cattolica, frequenta un ragazzo musulmano, disegna gioielli per una commerciante israeliana e fa volontariato per i bambini che hanno bisogno di cure mediche.
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Non lavare i piatti, ballare fino a tardi e bere vino è la sua rivoluzione, che si consuma nel piccolo appartamento affacciato sul suk, pulsante di profumi e colori. Al suo interno Maisoon è alle prese con l'intima amicizia che la lega alla giovane Shahd, proveniente dalle terre occupate e aspirante medico, e con le Insistenti proposte di matrimonio e l'irritante apatia politica del fidanzato Ziyad. Saranno delle misteriose lettere venute dal passato di suo padre a districare i suoi dubbi e a indicarle il cammino verso il futuro, che infondo era sempre stato lì, in mezzo ai suoi frammenti.