Nessuno sguardo è tranquillo e in pace come può sembrare, nessun silenzio è uguale. E ci vogliono molta fortuna e molto coraggio per trovare un proprio posto nel mondo. Sembra volerci dire questo Sudabeh Mohafez, scrittrice iraniana trasferitasi in Germania a sedici anni, in questo libro delicato e duro, poetico e realista allo stesso tempo.
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Una manciata di storie ci trasporta in Iran, in Europa, in luoghi che come non mai ci appaiono vicini e famigliari, tra le vite di donne, bambini e figli tutti coinvolti in situazioni che sembrano senza via d'uscita e senza speranza. Ma ogni volta la vita riesce a regalare l'occasione della scelta giusta. Il coraggio di donne silenziose, la paura dei bambini di fronte a genitori assenti o addirittura prepotenti e violenti, la nostalgia degli emigrati, si perdono nella polvere della Teheran degli anni Settanta o nei rumori di una qualsiasi metropoli europea dei giorni nostri. Questo libro propone in modo molto originale un mondo sempre diviso tra due punti di vista: quello dei luoghi che lasciamo e quello dei luoghi che abitiamo. A riempire lo spazio tra i due: un mare, miraggi di montagne lontane migliaia di chilometri e storie.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
LO11410844
Descrizione
*Cielo di sabbia / Sudabeh Mohafez ; traduzione di Anna Ruchat Rovereto : Keller, 2012 106 p. ; 18 cm.
Nessuno sguardo è tranquillo e in pace come può sembrare, nessun silenzio è uguale. E ci vogliono molta fortuna e molto coraggio per trovare un proprio posto nel mondo. Sembra volerci dire questo Sudabeh Mohafez, scrittrice iraniana trasferitasi in Germania a sedici anni, in questo libro delicato e duro, poetico e realista allo stesso tempo. Una manciata di storie ci trasporta in Iran, in Europa, in luoghi che come non mai ci appaiono vicini e famigliari, tra le vite di donne, bambini e figli tutti coinvolti in situazioni che sembrano senza via d'uscita e senza speranza. Ma ogni volta la vita riesce a regalare l'occasione della scelta giusta. Il coraggio di donne silenziose, la paura dei bambini di fronte a genitori assenti o addirittura prepotenti e violenti, la nostalgia degli emigrati, si perdono nella polvere della Teheran degli anni Settanta o nei rumori di una qualsiasi metropoli europea dei giorni nostri. Questo libro propone in modo molto originale un mondo sempre diviso tra due punti di vista: quello dei luoghi che lasciamo e quello dei luoghi che abitiamo. A riempire lo spazio tra i due: un mare, miraggi di montagne lontane migliaia di chilometri e storie. [Fonte: Ibs]. - Nota sull'A. [Mohafez, Sudabeh (Teheran 196 - ). - For. var. (in persiano): سودابه محافظ )]: Scrittrice tedesca nata in Iran. Ha studiato musica, letteratura inglese e pedagogia. Ha lavorato presso varie organizzazioni non governative nel campo della prevenzione della violenza. Dopo molti anni a Berlino e a Lisbona, ora vive come scrittrice freelance nel Baden-Württemberg. (...) [Fonti: varie].