Dettaglio del documento
- Find it at
- Details
- Unimarc
Testo a stampa (moderno) | ||
Monografia | ||
Studi Locali Adulti | ||
BID | UBO1403903 | |
Description | 11: *Ceneri e faville : Serie terza e ultima : 1877-1901 / di Giosuè Carducci Bologna : Nicola Zanichelli, 1902 415 p. ; 20 cm. |
|
OCLC | 1277401405 | |
Autore |
|
|
Note e bibliografia |
||
Dewey | 858 MISCELLANEA ITALIANA | |
Publication place | Bologna | |
Part of | Opere di Giosuè Carducci , 11 | |
Publication year | 1902 | |
Abstract di polo | Sotto il titolo «Ceneri e faville» Giosue Carducci, nell'edizione completa delle prime opere da lui curata, raccolse una massa extravagante di scritti pubblicati tra il 1859 e il 1901. Sono divise in tre serie e costituiscono i volumi V (1859-1870), VII (1871-1876) e XI (1877-1901) della prima edizione, nonché i volumi XXIII-XXIV della più recente edizione nazionale delle opere complete del Carducci. «Ceneri e faville» sono i «disiecta membra» della personalità carducciana e comprendono scritti in genere di piccola mole e di breve respiro, di argomento, di tono e di impronta disparatissimi, e alcuni di importanza quasi nulla: ma è noto che il Carducci fu gelosissimo conservatore delle proprie, anche se minime, cose. Ma il titolo sta tuttavia a indicare che il Carducci aveva piena consapevolezza del valore limitato di queste raccolte: molte ceneri, molte faville, nessuna delle queli divenne gran fiamma, come invece accadrà nelle «Confessioni e Battaglie». Fra tante «nugae» occupano un posto a parte, raggruppate in schiera seriosa e compatta, le molte relazioni pronunziate nelle adunanze della Deputazione di storia patria per le province di Romagna: il grande critico è assente, ma trovi l'espositore rapido e preciso, quella nettezza stilistica e quel ritmo pacato e sicuro che sono a lor modo fonte di piacere estetico. Tra gli scritti di materia letteraria va notato quello intitolato «Le odi barbare» (1877), che vuol essere una giustificazione della poetica «barbara» e una spiegazione di tale denominazione. Uno scritto politico che per il tono e la sostanza poteva di pieno diritto esser incluso nelle «Confessioni e battaglie» è «Un anno dopo, 21 gennaio 1872», un vero e proprio giambo ed epodo in prosa, in cui la partenza dei garibaldini in soccorso alla Francia è commemorata sul piano di un'evocazione epica, paragonata alla primavera sacra degli antichi, e si conclude con una sferzante requisitoria della diplomazia e della mentalità della borghesia italiana. Ma, in complesso, l'importanza e l'utilità di gran parte degli scritti raccolti in «Ceneri e faville», sono prevalentemente documentarie. [Fonte: http://carduccigiosue.altervista.org (con correzioni)]. |