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Testo a stampa (moderno) | |
Monografia | |
Studi Locali Adulti | |
BID | TO00759964 |
Description | *Commemorazione di Enrico Panzacchi : 21 maggio 1905 Bologna : N. Zanichelli, 1905 72 p. ; 24 cm |
Note | In testa al front.: R. Istituto delle Belle Arti in Bologna Contiene interventi di autori vari. |
CUBI | 350279 |
BNI | 1905 5111 |
1905 3589 | |
OCLC | 964207084 |
Subjects | PANZACCHI, ENRICO - Commemorazioni |
Dewey | 945.411084092 STORIA DI BOLOGNA. Regno di Vittorio Emanuele 2. e di Umberto 1., 1861-1900. Persone |
Publication place | Bologna |
Publisher | Zanichelli |
Publication year | 1905 |
has for other title | Enrico Panzacchi, 21 maggio 1905 |
Abstract di polo | PANZACCHI, Enrico. – Nacque a Ozzano dell’Emilia (Bologna) il 16 dicembre 1840, secondogenito di Patrizio, fattore e amministratore delle vaste tenute di casa Malvezzi de’ Medici, e Maria Labanti. Due anni dopo la famiglia si stabilì a Bologna ove, presso il seminario, il giovane Panzacchi si formò sotto la guida di Francesco Battaglini, futuro cardinale. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza, la abbandonò ben presto per quella di lettere a Pisa, ove ebbe come professori Pasquale Villari e Alessandro d’Ancona, laureandosi in filologia nel 1865. Intrapresa la carriera di insegnante, nel 1866 fu nominato professore di storia al liceo Azuni di Sassari – un vivace resoconto di questa breve esperienza è nel racconto La mia unica traversata –, l’anno successivo passò a insegnare filosofia al liceo Salvator Rosa di Potenza, per essere poi trasferito con lo stesso incarico pochi mesi più tardi al Galvani di Bologna. Lì nel 1872 sposò Emilia Massarani Prosperini, da cui ebbe il figlio Giuseppe; nello stesso anno ottenne la cattedra di storia e critica d’arte all’Accademia di belle arti, che occupò fino al 1895, quando venne nominato professore ordinario di estetica e storia dell’arte moderna all’Università. All’insegnamento, cui non sempre poté dedicarsi con la necessaria diligenza, affiancò dal 1891 al 1896 l’incarico di direttore della Pinacoteca. In occasione dell’VIII centenario dell’Alma Mater (1888) fu insignito della laurea honoris causa in filologia, grazie all’interessamento, tra gli altri, dell’amico Giosue Carducci [...]. |