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Testo a stampa (moderno) | ||
Monografia | ||
BID | CFI0504169 | |
Description | La *teoria economica del socialismo e l'impresa autogestita : mercati, socialismo e autogestione / Bruno Jossa, Gaetano Cuomo Torino : G. Giappichelli, 2000 XXV, 417 p. ; 24 cm |
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Note | Ed. italiana ampliata di: The economic theory of socialism and the labour-managed firm. | |
ISBN | 9788834801338 | |
8834801334 | ||
OCLC | 875812215 | |
Series | Collana di economia , 20 | |
Author |
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Note e bibliografia |
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Coauthor |
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Note e bibliografia |
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Subjects | AUTOGESTIONE | |
COOPERAZIONE | ||
Economia socialista | ||
Dewey | 338.6 ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE | |
Publication year | 2000 | |
Abstract di polo | Questo lavoro tratta il grande tema della democrazia nelle imprese. Nella prima parte si discute a lungo del dibattito degli anni Trenta sul socialismo di mercato, che è stato più volte ripreso negli anni più recenti. Quel dibattito, a giudizio degli autori, porta alla conclusione che le imprese di proprietà pubblica, per essere efficienti, devono essere autonome. Ciò porta a dire che la forma migliore di socialismo è il socialismo di mercato con imprese autonome gestite dai lavoratori. Alla base del libro vi è, dunque, l'idea di collegare il problema della democrazia nelle imprese a quello del socialismo di mercato. Un sistema in cui tutte le imprese siano gestite dai lavoratori è un sistema che realizza un vero e proprio capovolgimento del rapporto capitale-lavoro, rispetto al capitalismo. Mentre in quest'ultimo, infatti, il capitale assume forza lavoro, paga ad essa un reddito fisso e si appropria del profitto, nel sistema di imprese democratiche che appare più razionale i lavoratori prendono a prestito il capitale, pagano ad esso un reddito fisso e si appropriano del sovrappiù. Questo capovolgimento del rapporto capitale-lavoro, si può mostrare, oltre ad una maggiore democrazia, porterebbe con sé numerosi vantaggi, quali: un miglioramento della motivazione alla attività produttiva, la scomparsa della disoccupazione per un calo della domanda globale (la tipica disoccupazione keynesiana), la scomparsa dell'inflazione da costi del lavoro, la scomparsa delle multinazionali e del controllo delle imprese da parte di altre imprese, la riduzione dell'alienazione, etc. Il libro discute, tuttavia, più a lungo degli eventuali difetti che dei pregi delle imprese democratiche e conclude, a riguardo, che i principali vizi dell'impresa autogestita che sono stati individuati dalla letteratura in argomento o sono inesistenti o possono essere eliminati organizzando razionalmente le imprese. Il libro è rivolto sia agli economisti di professione sia al pubblico delle persone colte in genere, le quali abbiano una conoscenza, sia pur elementare, della micro e della macroeconomia. |