I mutamenti epocali, che in questi ultimi decenni hanno trasformato gli strumenti e il modo di rappresentare il mondo, si riflettono anche sugli scrittori. Alcuni di loro sono tornati a guardare al genere del romanzo storico, riscoprendo il suo significato critico nei confronti della società.
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Ma per gli scrittori di oggi, quelli degli anni Zero, questo nuovo sguardo comporta nuove domande: quale rapporto esiste tra verità storica e finzione letteraria? Qual è il ruolo della letteratura nel sistema dei media? Si può riscrivere la storia da punti di vista oscurati e dimenticati? Di fronte a questi interrogativi, sembra che la scrittura di una contro-storia sia l'unica strada possibile per praticare una indagine romanzesca sul passato. La narrazione, così, si insinua nelle fessure della Storia ufficiale, intrecciando memoria e finzione. Il romanzo neostorico - che è metapop nei Wu Ming, oppure concentrato nello scandaglio degli abissi dell'inesperienza, come in Scurati, o ancora votato a portare alla luce le vicende degli oppressi dal potere coloniale nel romanzo postcoloniale - reagisce al costume postmodernista, ironico e citatorio nei confronti del passato, e converte le immagini del tempo in quella pratica politica che è la riscrittura della storia.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
UBO3972190
Descrizione
Il *romanzo neostorico italiano : storia, memoria, narrazione / Giuliana Benvenuti Roma : Carocci, 2012 142 p. ; 22 cm.