Il suicidio del filosofo ebreo-tedesco Walter Benjamin, il 26 settembre 1940 a Port-Bou, Spagna, rimane uno degli eventi più toccanti della storia delle persecuzioni naziste. All'epoca aveva 48 anni ed era già molto conosciuto come critico e come scrittore.
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Costretto a lasciare la Germania all'avvento del nazismo, si era stabilito a Parigi, dove era diventato membro dell'Istituto per la Ricerca Sociale di Theodor Adorno. Quando la Francia fu invasa dai tedeschi, Benjamin scelse la via dell'esilio e dell'America. Ma non è mai giunto a destinazione. Sulla frontiera franco-spagnola si vide negare il visto che gli avrebbe permesso di attraversare la Spagna, raggiungere Lisbona e imbarcarsi verso gli Stati Uniti. Quest'ultimo sopruso fece scattare la molla della tragica decisione e con l'aiuto di un'elevata dose di morfina, Benjamin si addormentò per sempre. L'autore coglie l'aspetto tragico e romanzesco del personaggio e ci racconta le sue ultime ore con intensa partecipazione e raffinata tecnica letteraria. All'approfondita ricerca sui documenti storici,aggiunge un materiale narrativo immaginario, nato dalla sua immedesimazione con il personaggio.
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Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
LO11131867
Descrizione
Il *passeggero Walter Benjamin / Ricardo Cano Gaviria ; traduzione di Alessandro Rocco Firenze : Le lettere, [2007] 163 p. ; 21 cm.