La lettura del "Directorium inquisitorium", scritto da Nicolau Eymerich alla fine del XIV secolo, era riservato, in origine, ai soli vescovi e inquisitori. Louis Sala-Molins mette a disposizione il trattato sistematico scelto da Roma, pubblicato per la prima volta nel 1503 e poi altre cinque volte su mandato del Senato dell'Inquisizione romana nel corso del XVI e XVII secolo.
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Il manuale dell'inquisitore, con il sigillo dell'ufficialità, segna il diritto, stabilisce la procedura (delazione, processo, tortura, confessione, supplizio) e fornisce sulla base dei testi delle Scritture o dei Padri della Chiesa, una risposta chiara a tutti i problemi che i servitori più devoti dell'ordine cattolico romano dovevano risolvere. Introduzione di Valerio Evangelisti.