Nonostante la sua aura leggendaria, la Factory non rappresentava la stessa terra di libertà ed emancipazione per tutti quelli che la frequentavano. Andy Warhol la dominava, ne era il padre-padrone incontrastato. Le donne restavano ai margini: una a una passarono dall'adorazione per il loro "creatore" alla consapevolezza di essere state sfruttate.
[...]
Isabelle Collin Dufresne, artista conosciuta come Ultra Violet, per decenni va in cerca delle sopravvissute. Il rimorso per la tragica fine di Edie Sedgwick la tormenta: a lei, bellissima e fragile, inseparabile doppio androgino di Warhol, non è rimasta altra scelta che togliersi la vita, nell'indifferenza totale di quella che considerava la sua vera famiglia. Ultra Violet, voce narrante del romanzo, prova a ricostruire quella che sembra la chiave del mistero: l'ultimo film con Edie intitolato The Andy Warhol Story, con un set trasformato in un ring e il girato misteriosamente sparito dalla Factory. Cosa rivelava Edie di così compromettente da dover essere distrutto? Per capirlo occorre ripercorrere le indagini di Ultra Violet, che raccontano un'altra versione della Factory e della controcultura newyorkese: quella di Edie e delle altre ragazze, bollate per decenni come pazze e assassine, la cui voce è stata cancellata. Con un lungo lavoro di documentazione, nato dalle interviste a John Giorno, ex compagno di Warhol, Nadia Busato restituisce l'atmosfera elettrica della Factory e le sue ombre. Dopo aver riportato alla luce la storia di Evelyn McHale con Non sarò mai la brava moglie di nessuno, l'autrice torna nella New York del secolo scorso e regala alla letteratura un'importante figura femminile dimenticata.
Lo trovi in
Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
narrativa
Codice SBN
RAV2150315
Descrizione
*Factory girl : [romanzo] / Nadia Busato [Milano] : SEM, 2022 280 p. ; 23 cm