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A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca
Abstract
Questo libro raccoglie gli scritti relativi alla vicenda che dal 1965 vide coinvolto don Lorenzo Milani in un processo per apologia di reato, per aver difeso l'obiezione di coscienza alla coscrizione militare. In apertura viene proposta la lettera ai giudici, conosciuta anche come "L'obbedienza non è più una verità".
[...]
Segue la lettera con cui il priore di Barbiana replicò a un documento dei cappellani militari in cui si definiva l'obiezione di coscienza "un insulto alla patria, estraneo al comandamento cristiano dell'amore ed espressione di viltà". Questa lettera è all'origine della denuncia che porterà don Dilani a processo. Vengono poi raccolte le lettere che durante il procedimento giudiziario don Milani indirizzò all'avvocato difensore assegnatogli d'ufficio. Per aver difeso gli obiettori di coscienza, dopo un'assoluzione in primo grado, il priore di Barbiana è condannato in appello, ma il reato - recita la sentenza postuma - "è estinto per la morte del reo".
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| Testo a stampa (moderno) | ||
| Monografia | ||
| Codice SBN | RAV1939577 | |
| Descrizione | *A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca / don Lorenzo Milani Milano : Chiarelettere, 2011 XIX, 89 p. ; 18 cm |
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| Note | Scelta di scritti | |
| ISBN | 9788861901940 | |
| OCLC | 799592243 | |
| Collana | Instant book | |
| Primo Autore |
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Note e bibliografia |
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| Soggetti | OBIEZIONE DI COSCIENZA | |
| Dewey | 303.61 DISOBBEDIENZA CIVILE | |
| Anno pubblicazione | 2011 |