Che senso ha scrivere una storia dell'altalena, richiamarne i significati sacri, gli usi visionari, le ascendenze mitologiche? In fondo è solo un gioco, un innocente passatempo per bambini che però, e qui sta l'arcano, mai lascia indifferenti, sempre turba l'anima in modo inspiegabile.
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Forse è perché viene da un tempo lontano, quando le distanze tra l'umano e il divino non erano, come oggi, incommensurabili, e quel gioco simboleggiava la loro congiunzione: una pratica estatica per rigenerarsi al cospetto della zoe. Nell'antica Grecia zoe significava vita, senza nessuna caratterizzazione: esistenza incondizionata. E questa zoe, che non ha contorni e neppure definizioni, ha il suo sicuro opposto in thanatos, la morte. Ciò che in zoe risuona in modo certo e chiaro è "non morte": qualcosa che non la lascia avvicinare a sé; da questo Bataille vedrà nell'erotismo l'affermazione della vita sino dentro la morte.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
UBO4097023
Descrizione
L'*altalena : il gioco e il sacro dalla Grande Dea a Dioniso / Raffaele K. Salinari ; prefazione di Carlo Flamigni Milano : Punto Rosso, 2014 186 p. : ill. ; 21 cm.