Questo numero dell'Annale Irsifar raccoglie alcuni contributi sull'esperienza dell'Italia "potenza occupante" in Etiopia e nei Balcani.
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L'intento è quello di fornire - anche sulla scorta di recenti indagini storiografiche - una immagine articolata del colonialismo italiano, mettendo in evidenza gli elementi di continuità fra le politiche attuate nell'impero e nell'Europa occupata. L'esperienza politico-amministrativa coloniale, basata sul grande potere del Ministero dell'Africa italiana (Mai) e sull'esclusione delle popolazioni locali, è servita da modello per l'organizzazione delle strutture dei territori occupati nei Balcani. L'atteggiamento verso i civili sembra rappresentare un "filo rosso" del colonialismo italiano. L'estensione del concetto di "nemico" all'intera popolazione, le rappresaglie e le repressioni, la confisca di beni e la distruzione di villaggi, il ricorso alla deportazione e all'internamento si ritrovano in Cirenaica, in Etiopia, come pure in Grecia e Jugoslavia. Complessivamente il prevalere delle autorità militari su quelle politiche e la scarsa presenza di iniziative di tipo culturale ed economico sono fra le caratteristiche principali dell'imperialismo fascista.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
LO11178389
Descrizione
*Politiche di occupazione dell'Italia fascista Milano : F. Angeli, 2008 137 p. ; 23 cm
Note
In testa al frontespizio: Istituto romano per la storia d'Italia dal fascismo alla Resistenza