Nel 1937 Simone Weil prese parte, insieme al fratello André, a un incontro di matematici fortemente segnato dalla teoria di Cantor sugli infiniti attuali. Questo episodio, generalmente confinato in una pagina della sua biografia, è posto da Angela Putino al centro della sua interpretazione.
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Illuminati da questa intuizione, tutti i grandi temi della Weil - dell'illimitato e del limite, dell'idolatria e dell'attesa, della massa e della singolarità -sembrano ruotare intorno al proprio asse semantico per mostrare un lato finora in ombra, un eccesso di senso, che l'autrice condensa nella figura antinomia dell'"intima estraneità": se l'infinito può contrarsi in un nucleo prossimo al nulla, il desiderio può ospitare ildolore e la comunità la solitudine.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
RAV1497303
Descrizione
*Simone Weil : un'intima estraneità / Angela Putino Troina : Città aperta, [2006] 170 p. : ill. ; 21 cm.