Nel 1863, la pubblicazione a Parigi della «Vie de Jésus» di Ernest Renan e la sua immediata traduzione italiana aprirono un intenso dibattito sui fondamenti del cristianesimo, innescando la prima discussione pubblica su temi religiosi nell'Italia unita.
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Il Gesù di Renan era un uomo superiore, ma nient'altro che un uomo: per i laici rappresentava l'inizio di una grande rivoluzione culturale, per i cattolici un attacco blasfemo. Sullo sfondo l'eterno problema del potere temporale dei papi e del suo destino. La Chiesa, ormai priva dei tradizionali strumenti censorî e della protezione statale, reagì con una mobilitazione inedita: raduni, processioni, sottoscrizioni, campagne di stampa e testi apologetici. Roberto Pertici, a partire da quella che si può definire la prima «guerra culturale» e il primo caso letterario del neonato mercato editoriale italiano, riflette sull'evoluzione del secolarismo nell'Italia ottocentesca e sulla trasformazione della Chiesa in attore politico e sociale nella nuova società liberale.
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Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
UBO4906480
Descrizione
Il *caso Renan : la prima guerra culturale dell'Italia unita / Roberto Pertici Bologna : il Mulino, 2025 396 p. ; 22 cm