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Testo a stampa (moderno) | |||
Monografia | |||
saggi | |||
BID | PIA0026677 | ||
Description | L'*amore che non osa dire il suo nome : James Pratt e John Smith: una storia di pregiudizio e morte / Chris Bryant ; traduzione dall'inglese di Alessandra Manzi Vicenza : Pozza, ©2025 363 p. : ill. ; 22 cm |
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ISBN | 9788854531796 | ||
Series | I colibrì. Il tempo storico | ||
Autore |
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Note e bibliografia |
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Traduttore |
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Note e bibliografia |
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Subjects | Omosessualità maschile - Gran Bretagna - Biografie | ||
Dewey | 941.074092 STORIA DELLE ISOLE BRITANNICHE. GIORGIO IV, 1820-1830. Persone | ||
Publication year | 2025 | ||
Titolo dell'opera | James and John | ||
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Abstract di polo | L’ultima, drammatica vicenda di condanna a morte per sodomia nella “civilissima” Inghilterra del 1835. James Pratt e John Smith vennero sorpresi in atteggiamento intimo in un locale dove si erano appartati. Spiati da una fessura che si apriva sul tetto, vennero denunciati, arrestati e a lungo detenuti prima di essere processati e condannati alla pena capitale. Nonostante le molte proteste e le prese di posizione a favore di un gesto di clemenza, i due furono impiccati per «reato contro la natura». Il processo fu una farsa, senza alcun rispetto per la loro sfera privata, senza un avvocato difensore. La vicenda riassume in modo drammatico le contraddizioni dell’Inghilterra di metà Ottocento, perché la loro esecuzione ebbe luogo proprio mentre la società britannica andava incontro a grandi cambiamenti. Sono anni di svolta nella vita sociale del Regno Unito: il governo pose fine alla schiavitù, bonificò i quartieri malfamati delle grandi città, regolò il lavoro minorile, aprì alle associazioni operaie, riconobbe il matrimonio civile e riformò il Codice penale, derubricando quasi duecento reati considerati capitali. Si aprì addirittura un dibattito sulla liceità della pena di morte e vi furono centinaia di condannati graziati. Con Pratt e Smith, tuttavia, la giustizia e l’opinione pubblica rimasero inflessibili: il boia tornò in attività dopo due anni e il loro trasferimento al patibolo venne accompagnato da urla e gesti di scherno. Attraverso una accurata ricerca d’archivio, Bryant offre un appassionante quadro della vita degli ultimi due giustiziati per sodomia, che diviene anche l’occasione per riflettere sul difficile percorso dei diritti civili. |