Quali ascolti si possono offrire all’invisibile che abita la vita di ciascuno e si fa sentire attraverso il malessere? Quali forme di accompagnamento si agiscono nella cura? Il libro attraversa le inquietudini, le sofferenze, gli smarrimenti e le incertezze individuali e collettive che caratterizzano la vita umana.
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Le esperienze di cura che vengono narrate sorgono dai molteplici posizionamenti che donne e uomini hanno sperimentato nel lavoro d’incontro con l’altro, con sé e con le alterità di cui ognuno è portatore. Le autrici e gli autori raccontano come la costruzione dei saperi e delle forme di cura giungono attraverso processi di disorientamento a volte provocati da spaesamenti, urti, vertigini, sorprese, rifiuti. L’orizzonte etnoclinico, espresso a partire dalle esperienze, predispone a forme di cura in movimento e l’invisibile portato dalle traiettorie di sofferenza viene accolto come spazio che rinnova i confini dei saperi e le relazioni tra dimensioni umane e non umane. L’invisibile è il debito nascosto di ognuno con il dono della vita. In questo doppio invisibile si intrecciano poesia e arte in narrazioni che invitano a essere responsabili delle parole e degli sguardi che costruiamo nella relazione con gli altri e con il mondo. Il libro si rivolge ai professionisti che operano nei servizi sanitari, sociali ed educativi e agli studenti che si preparano al lavoro di cura. Contributi di Maria Livia Alga, Rosanna Cima, Rita Finco, Marion Jacoub, Fulgenzio Rossi, Gabriel Maria Sala, Hamid Salmi, Gloria Selini.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
UBO4677616
Descrizione
*Esperienze di cura in migrazione : forme dell'invisibile e narrazioni possibili : l'orizzonte etnoclinico / a cura di Rita Finco ; postfazione Jean Pierre Dozon Verona : Ombre corte, 2022 197 p. ; 21 cm