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The Holy Reich : Nazi conceptions of Christianity, 1919-1945
Abstract
"Analyzing the previously unexplored religious views of the Nazi elite, Richard Steigmann-Gall argues against the consensus that Nazism as a whole was either unrelated to Christianity or actively opposed to it. He demonstrates that many participants in the Nazi movement believed that the contours of their ideology were based on a Christian understanding of Germany's ills and their cure.
[...]
A program usually regarded as secular in inspiration - the creation of a racialist "peoples' community" embracing antisemitism, antiliberalism, and anti-Marxism - was, for these Nazis, conceived in explicitly Christian terms. His examination centers on the concept of "positive Christianity," a religion espoused by many members of the party leadership. He also explores the struggle the "positive Christians" waged with the party's paganists - those who rejected Christianity in toto as foreign and corrupting - and demonstrates that this was a conflict not just over religion, but over the very meaning of Nazi ideology itself."--Jacket
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AlmaRE - Biblioteca delle Risorse Elettroniche dell'Ateneo di Bologna
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L'uso delle risorse è vincolato al rispetto delle Linee guida per la consultazione delle risorse elettroniche e delle Regole di utilizzo del servizio proxy per l'Ateneo di Bologna. Il costo dell’acquisizione è interamente sostenuto su fondi di mandato della presidentessa del Sistema Bibliotecario di Ateneo.
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