Gianni Celati è uno scrittore cinefilo. Dai primi romanzi, ispirati alle slapstick comedies di Buster Keaton e Laurel & Hardy, fino ai saggi dedicati ai registi più amati (Antonioni, Wenders, Fellini), non ha mai smesso di indicare nel cinema un ingrediente fondamentale della propria poetica.
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Passato dietro la macchina da presa, ha realizzato un pugno di film singolari e inclassificabili, a metà strada tra fiction e non-fiction: fra questi, Strada provinciale delle anime (1991), Case sparse. Visioni di case che crollano (2003), Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal (2010). Alternando documenti inediti e testimonianze di amici e collaboratori, ricostruzioni storiche e puntuali analisi dei singoli film, Gabriele Gimmelli ripercorre il rapporto fra Celati e il cinema: la genesi delle opere, i progetti non realizzati, le collaborazioni artistiche e umane con Carlo Gajani, Luigi Ghirri, Giuliano Scabia, Alberto Sironi. Sullo sfondo, costante, la scommessa di una letteratura in grado di superare se stessa, capace di trasformarsi in voce, gesto o immagine. La sfida coraggiosa di uno dei maggiori e al tempo stesso inafferrabili narratori italiani d'oggi.
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Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
UBO4568967
Descrizione
Un *cineasta delle riserve : Gianni Celati e il cinema / Gabriele Gimmelli Macerata : Quodlibet, 2021 451 p., [24] carte di tav. : ill. ; 22 cm