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Il pane perduto

Bruck, Edith

La nave di Teseo <casa editrice> 2021

Abstract

Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant'anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l'infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. [...]
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Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN UBO4535987
Descrizione Il *pane perduto / Edith Bruck
Milano : La nave di Teseo, 2021
126 p. ; 22 cm
ISBN 9788834604519
Collana Oceani , 117
Autore
Bruck, Edith
Note e bibliografia
Dewey 853.914 Narrativa italiana. 1945-1999
940.5318 SECONDA GUERRA MONDIALE. OLOCAUSTO
Luogo pubblicazione Milano
Editori La nave di Teseo <casa editrice>
Anno pubblicazione 2021
Titolo dell'opera Il pane perduto
Abstract di polo Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck (1931-), a sessant'anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l'infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l'odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l'accoglienza e l'ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l'Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l'approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla "Roma bene" degli anni Cinquanta, infine l'incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant'anni. Fino a giungere all'oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell'attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora. - Edith Bruck (nome d'arte di Edith Steinschreiber) è una scrittrice, poetessa, traduttrice regista e testimone della Shoah ungherese naturalizzata italiana. (...) [Fonti: http://www.memorialeshoah.it/notizia/il-pane-perduto-dialogo-fra-edith-bruck-e-nadia-terranova/ ; https://it.wikipedia.org/wiki/Edith_Bruck ; G.M.].