Quando andrò in Afghanistan per raccontare la ritirata, l ennesima, dell Occidente, porterò con me questo libro di Farhad Bitani. Perché raramente ho sentito, in un libro che parla di molte cose, l odore della guerra: fumo, sudore pane stantio e immondizie. È l odore delle cose che non sono più e non sono ancora morte.
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La vita non l ha ancora afferrata questo giovane afgano: ella ha per lui un aria di inafferrabilità. Ma in questo libro è già stata ridotta in minimi termini. C è tutto, anche se in linee sottilissime. Racconta cose terribili e piccoli gesti della vita quotidiana che, in quello spazio, hanno un significato arcano e difficile. Guarda dentro con infinita pazienza. Racconta di qualcuno che è stato ucciso. Le parole non esprimono emozione: è un fatto. Si nasce, si combatte, gli amici muoiono, i nemici muoiono, si muore noi stessi.
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Scheda
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Testo a stampa (moderno)
Monografia
Biografie
Codice SBN
VIA0428114
Descrizione
L'*ultimo lenzuolo bianco / Farhad Bitani ; prefazione di Domenico Quirico Vicenza : Neri Pozza, 2020 207 p. ; 22 cm