Il volumetto che pubblichiamo si apre con una lettera al presidente turco in cui 51 premi Nobel chiedono la scarcerazione di Ahmet Altan e il ristabilimento dello stato di diritto in. Turchia. Seguono tre documenti scritti dall'autore recentemente condannato all'ergastolo.
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Si tratta di tre memorie difensive in cui Altan, in uno stile chiaro, efficace e letterario, difende le idee di giustizia, di onestà, di legalità e mette in ridicolo non solo le accuse contro di lui ma anche il sistema corrotto e violento che sta trascinando il suo Paese verso la dittatura. Capovolgendo la situazione che lo vede al banco degli imputati, Altan scrive: "Giudicherò coloro che, a sangue freddo, hanno ucciso il sistema della giustizia consentendo l'arresto di migliaia di cittadini innocenti. Non ho il potere di punire la gente né d'incarcerarla e, in ogni caso, non vorrei mai avere questo potere. Ma ho il potere di svelare l'omicidio, di identificare l'assassino, di mostrare le armi sanguinarie usate per questo infido delitto e di raccontare i crimini che sono stati commessi". Il ricavato delle vendite di questo libro andrà, tolte le spese di produzione e distribuzione, all'autore. La casa editrice non tratterrà nulla.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
LO11709870
Descrizione
*Tre manifesti per la libertà / Ahmet Altan ; traduzione dall'inglese di Silvia Castoldi Roma : E/O, 2018 190 p. ; 18 cm
Note
Contiene: Lettera aperta di 51 premi Nobel per richiedere il rilascio di alcuni giornalisti turchi incarcerati (titolo uniforme: Open letter from 51 Nobel prize winners demands release of imprisoned Turkish journalists); Ritratto dell'atto di accusa come pornografia giudiziaria (titolo uniforme: A portrait of indictment as judicial porn); Non sono il vostro imputato (titolo uniforme: I am not your defendant) ...