"Undici pianeti" è un testo legato a una data chiave per la storia araba e mondiale, il 1492, anno della scoperta dell’America e dell’espulsione di musulmani ed ebrei dall’Andalusia.
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Questi eventi sono i temi su cui ruotano le prime due parti dell’opera, "Undici pianeti sull’ultima scena andalusa" e "Penultimo discorso del «pellerossa» all’uomo bianco"; Darwish, recuperando la storia dell’esilio andaluso e quella dello sterminio degli indiani d’America, racconta il tragico destino del popolo palestinese. Il poeta “ritorna” al mito e alla storia cananea in "Una pietra cananea nel Mar Morto" e in "Sceglieremo Sofocle" in cui (ri)costruisce le fondamenta dell’identità del popolo palestinese per riaffermare la sua esistenza. L’esilio nell’amore è l’esperienza narrata in "L’inverno di Rita", mentre l’ultimo componimento, "Un cavallo per lo straniero", è un’elegia per un poeta iracheno, che diviene elegia per l’intero Iraq, “assassinato” nella guerra del Golfo del 1991.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
narrativa
Codice SBN
RL10004166
Descrizione
*Undici pianeti / Mahmud Darwish ; traduzione dall'arabo a cura di Silvia Moresi Milano : Jouvence, 2018 85 p. ; 16 x 23 cm