In questa storia i fatti e gli sviluppi politici non sono privilegiati rispetto a quelli economici, culturali e di costume. Il primo volume, che va dall anno Mille alla fine del secolo XVII, ha il carattere delle grandi sintesi e segue meno la successione cronologica degli avvenimenti; il secondo volume, che va dagli inizi del 700 ai nostri giorni, ha invece un esposizione più sistematica.
[...]
Il libro non manca di tesaurizzare tutte le più vive esperienze storiografiche del dopoguerra: dalle tesi gramsciane sulla funzione cosmopolita degli intellettuali italiani, sul Machiavelli, sul Risorgimento e lo Stato unitario, ai lavori di Cantimori e Garin che hanno rinnovato il quadro del Rinascimento, agli studi sul Mezzogiorno, alle polemiche tra Romeo e Gerschenkron sul decollo del capitalismo italiano, sino ai contributi rilevanti che direttamente o per la forza della suggestione metodologica sono venuti alla conoscenza della storia d Italia dalla scuola francese delle Annales.