Con una scrittura molto intensa e partecipata, questo libro racconta la storia di una famiglia alle prese con la malattia mentale e riassume in modo esemplare il trattamento della psicopatologia, l?impatto devastante degli psicofarmaci, gli effetti della legge 180 anche nella sfera privata, dalla sua prima applicazione ai tempi di Franco Basaglia fino a oggi, passando per tutte le esperienze intermedie (padiglioni aperti, chiusura del manicomio, comunità terapeutica, casa-famiglia, fino alla Residenza sanitaria assistita). Da osservatore direttamente coinvolto l?autore ricostruisce la vicenda personale di suo fratello Paolo ? Il bambino con le braccia larghe ?, sin dalla pubertà affetto da schizofrenia e morto nell?aprile del 2009 all?età di 59 anni, e nel contempo lascia emergere dallo sfondo il ritratto di un?epoca. Lo fa senza velleità di scrittore, né di scienziato o di sociologo, ma con la rigorosa puntualità del testimone. La scrittura è sobria, scarna e colloquiale, e in virtù di questa sua apparente semplicità diventa prensile e complice in un libro che può essere letto anche come un romanzo di formazione, esistenziale e politica, che il narratore vive dentro una famiglia della borghesia italiana, di cui vengono rievocati rapporti e dinamiche.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
RT10003806
Descrizione
Il *bambino con le braccia larghe / Carlo Gnetti ; prefazione di Gianfranco Palma ; Appendice di Franca Merlo Roma : Ediesse, [2010] 204 p. : ill. ; 18 cm
La storia del fratello dell'autore dalle prime manifestazioni del suo disagio mentale agli ultimi giorni della sua vita, sullo sfondo di un'Italia che si sta riprendendo dalla guerra e dell'inarrestabile processo di cambiamento che ha portato alla riforma Basaglia.