Per la prima volta in Italia viene tradotta l'opera completa della maggiore poetessa iraniana contemporanea, Forugh Farrokhzâd.
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I suoi versi hanno annunciato la nascita di una scrittura femminile spregiudicata, che racconta le esperienze intime di una giovane donna tesa ad affrontare i severi giudizi etico-religiosi della società islamica, profondamente legata ai dettami morali di una cultura patriarcale. L'opera, mai stata tradotta in Italia se non per poche liriche comprese in qualche antologia, è stata più volte candidata al premio Nobel per la letteratura. Forugh Farrokhzâd è morta a soli 32 anni nel 1966, ed è considerata oggi la più importante voce del panorama poetico del Novecento persiano. L'Unesco, nel 1965, ha realizzato due cortometraggi sulla sua vita.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
RAV1836759
Descrizione
*È solo la voce che resta : canti di una donna ribelle del Novecento iraniano / Forugh Farrokhzâd ; a cura di Faezeh Mardani Roma : Aliberti, [2009] 207 p. ; 19 cm.