Nel decalogo del terrorismo il comandamento supremo è «Uccidi». A differenza che in guerra, dove lo scontro col nemico avviene ad armi pari, l'attentato terroristico contro un singolo o un gruppo è asimmetrico, anche quando l'omicidio coincide col suicidio dell'attentatore.
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L'imperativo categorico «Devi uccidere!» investe però non soltanto il corpo, bensì anche l'anima del terrorista, la sua responsabilità morale. L'assassinio terroristico, se non è prezzolato, viene compiuto in nome di un Valore assoluto, religioso o laico, che legittima chi lo perpetra contro i principi dell'ordine che vuole annientare. Questa problematica ha trovato la sua espressione più intensa e profonda nel terrorismo russo dell'Otto e Novecento, prefigurando situazioni attuali. Attraverso l'analisi di figure, vicende, riflessioni della storia del populismo e del bolscevismo, Etica dei Terrore illumina in modo nuovo un passato tuttora presente, grazie anche alla lettura di grandi opere letterarie aperte a questo drammatico tema.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
TSA1071437
Descrizione
*Etica del terrore : da Fëdor Dostoevskij a Thomas Mann / Vittorio Strada Roma : Liberal, [2008] 182 p. ; 21 cm.