L'irlandese Mary Lavin è tra quegli scrittori, rari nell'universo della letteratura, dedicatisi all'esercizio del racconto con una passione pressoché esclusiva; scrittori per i quali, più appropriatamente che per gli altri, si può parlare di un «mondo»: forse per quanto di prossimo all'apologo, alla chiacchiera curiosa, all'«esempio», ha la loro passione.
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Al «mondo» di Mary Lavin - qui rappresentato da sette racconti sparsi nell'ordine del tempo - appartengono: l'Irlanda, più la provincia agreste che la città; una certa classe media gelosa delle sue convenzioni e in cui l'essere cattolici è fortemente cemento civile e norma morale; la famiglia, per lo più matriarcale; madri, mogli, figlie, quasi mai uomini adulti. Ed è un particolare gusto per il gioco drammatico che li combina e li porge a «esempi» (nel senso dell'exemplum medievale, con cui si indagava nella sfera morale ed è appunto alle origini del racconto). Esempi di quanto misteriosa sia la felicità, che «mai si deve confondere col piacere, né ritenere che il dolore sia il suo esatto contrario».
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
RAV0045197
Descrizione
*Eterna : racconti verosimili / Mary Lavin ; traduzione e nota di Roberto Birindelli Palermo : Sellerio, [1985] 217 p. ; 17 cm
Note
Contiene in trad. italiana: A Likely Story e altri racconti.