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Video | ||
Monografia | ||
Drammatico | ||
Codice SBN | UBO2976539 | |
Descrizione | *Arrivederci ragazzi / un film di Louis Malle ; soggetto, sceneggiature e regia di Louis Malle ; fotografia Renato Berta ; montaggio Emmanuelle Castro ; scenografia Willy Holt ; costumi Corinne Jorry [Campi Bisenzio] : Dolmen home video [distributore, 2006] 1 DVD video (104 min.) |
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Note | Caratteristiche tecniche: area 2; sistema e formato video: PAL, 16/9, 1.66:1; audio Dolby digital 2.0 Lingue: italiano, francese; sottotit. in italiano anche per non udenti Tit. del contenitore Interpreti: Gaspard Manesse, Raphael Fejto, Francine Racette, Stanislas Carré de Malberg, Philippe Morier-Genoud Film del 1987, prod. Francia-Germania occidentale Premi: Leone d'oro 1987, David di Donatello per miglior film straniero, regista straniero, sceneggiatura straniera; César 1988 miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, scenografia, suono; Nastro d'argento 1988 miglior film straniero Data del catalogo editoriale online Contenuti extra: filmografia del regista, contributo video "Il personaggio di Joseph". |
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Numero videoregistrazione | PSV9284 | |
Regista |
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Note e bibliografia |
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Attore |
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Note e bibliografia |
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Costumista |
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Fotografo |
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Note e bibliografia |
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Montatore |
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Scenografo |
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Dewey | 791.43 SPETTACOLI PUBBLICI. CINEMA | |
Anno pubblicazione | 2006 | |
Titolo dell'opera | Au revoir les enfants <film ; 1987> | |
Altri titoli | Arrivederci ragazzi <risorsa elettronica> | |
Abstract di polo | Louis Malle in stato di grazia con questo splendido film sullo sfondo della Shoah. Leone d'Oro al festival di Venezia 1987. Louis Malle ci dà il suo Amarcord, la storia dei suoi anni di scuola in un collegio di provincia. A scuola il piccolo Louis (nel film, Julien) stringe amicizia con un coetaneo un po' misterioso, ma intelligente e sensibilissimo. Il loro rapporto verrà brutalmente troncato dall'arrivo della Gestapo (siamo nel 1944, la Francia è occupata) che porta via l'amico di Julien perché ebreo. Lo sguardo e la coscienza di Julien sono la guida del film. La principale caratteristica di Julien è il desiderio di guardare, cercare, sapere. Julien si confronta con i modelli maschili offerti dalla famiglia: il fratello François, superficiale, e il padre, assente. Rifiuta il fratello e il padre naturali, e sceglie un fratello e un padre spirituali: riconosce come suo vero fratello Jean e come suo vero padre il direttore del collegio. L’interlocutore privilegiato di Julien è Jean. Jean è un ragazzo ebreo in un collegio cattolico, e perciò è diverso dagli altri compagni. Parla poco e ascolta molto: se la funzione di Julien è quella dell’occhio, dello sguardo, la funzione di Jean è quella dell’orecchio, dell’ascolto. L’amicizia tra i due nasce nella sequenza della caccia al tesoro: il bosco, fosco e petroso, rappresenta l’asprezza del tempo personale, privato (il passaggio dall’infanzia all’adolescenza) e del tempo storico (la II guerra mondiale). In questo accidentato percorso, Julien trova il tesoro dell’amicizia di Jean. Insieme i due ragazzi lanciano una sfida alla realtà, alla Storia, al mondo adulto. Il finale segna per Julien la morte dell’innocenza. Julien abbandona l’infanzia nel momento in cui assume coscienza del male di cui l’uomo può essere capace. Padre Jean dice ai suoi allievi: «Arrivederci ragazzi. A presto»; i ragazzi, a uno a uno, rispondono: «Arrivederci padre». L’arrivederci all’infanzia è in realtà un addio: l’infanzia resta nella memoria come qualcosa di finito, lontano, irrecuperabile. |