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Brando a colazione

Brando, Anna Kashfi

1981

Abstract

«Oggi il mio ex marito ed ex Superman sta per soccombere agli inevitabili assalti della mezz'età. Giunto alla pietra miliare dei cinquant'anni, un uomo introspettivo scende a un compromesso con se stesso, tira le somme di ciò che ha ottenuto e delle sue ambizioni, opera una distinzione tra realtà e sogno. [...]
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Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN SBL0627105
Descrizione *Brando a colazione / Anna Kashfi Brando, E. P. Stein
Milano : Sperling & Kupfer, 1981
320 p. ; 19 cm
Note Trad. di Adriana Dell'Orto.
ISBN 9788820001698
8820001691
BNI 836710
Collana Narra , 40
Primo Autore
Brando, Anna Kashfi
Autore
Stein, E. P.
Soggetti BRANDO, MARLON
Dewey 791.43 SPETTACOLI PUBBLICI. CINEMA
927.9143 BIOGRAFIE. Attori
Anno pubblicazione 1981
Titolo dell'opera Brando for breakfast .
Abstract «Oggi il mio ex marito ed ex Superman sta per soccombere agli inevitabili assalti della mezz'età. Giunto alla pietra miliare dei cinquant'anni, un uomo introspettivo scende a un compromesso con se stesso, tira le somme di ciò che ha ottenuto e delle sue ambizioni, opera una distinzione tra realtà e sogno. Credo che la mente di Marlon non arriverà mai ai cinquant'anni, rimarrà perennemente quella di un bambino di nove anni. Ancora adesso si conta in pubblico i peli sul petto. Si atteggia tuttora a dio Priapo. Ma non è questo il Marlon Brando che vorrei ricordare. Il Brando che conta non è il paladino della giustizia sociale né l'immaturo recluso di Tahiti. Il Brando che conta è quello di Fronte del porto, il ribelle de Il selvaggio, l'uomo sensibile che soffre di fronte alla vera sofferenza. Spero che questo sia il Brando che riuscirà a sopravvivere a tutti gli altri e a trovare la sua destinazione prima che il Tram arrivi al capolinea.» Questo l'impietoso ma presago ritratto che l'ex moglie Anna Kashfi traccia nel 1979 dell'attore più memorabile o almeno più singolare del secolo scorso, anche se le sue interpretazioni iniziali, pur da noi amatissime unitamente ad alcuni successivi exploit, risentono eccessivamente della formazione all'Actor's Studio e tutte risultano di un autodivismo vagamente ingombrante. (...) [Fonti: http://www.cineforum.it ; https://www.cineforum.it/rubrica/L_altra_faccia_delle_lune/Marlon_Brando].
Abstract di polo (...) Nella filmografia di Marlon Brando (1924 - 2004) restano indimenticabili – altrettante simbiosi – il paraplegico di Uomini o Il mio corpo ti appartiene (1950, Zinnemann), il rozzo lavoratore di Un tram che si chiama Desiderio (1951, Kazan), il rivoluzionario di Viva Zapata! (1952, ancora Kazan), il Marc'Antonio di Giulio Cesare (1953, Mankiewicz), il motociclista de Il selvaggio (1954, Benedek), lo scaricatore di Fronte del porto (1954, di nuovo Kazan). Bei tempi, tempi meravigliosi. Lo si ama, appunto a quei tempi, per Bulli e pupe (1955, Mankiewicz, ove canta con voce flebile lo struggente A Woman in Love), per il coraggioso La caccia (1966, Penn), per il pur improbabile La contessa di Hong Kong (1967, Chaplin), per il fosco Riflessi in un occhio d'oro (1967, Huston), per il tumultuoso, registicamente parlando, Queimada (1969, Pontecorvo). Poi, negli anni '70, gli accennati exploit a livello internazionale: dall'epocale Il padrino (1972, Coppola) allo “scandaloso” Ultimo tango a Parigi (1972, Bertolucci), dal troppo trascurato Missouri (1976, Penn) al capolavoro di Apocalypse Now (1979, Coppola), l'ultima volta che lo abbiamo amato sino in fondo. Regista di un unico casuale film, I due volti della vendetta (1960), Brando continua a interferire con il cinema, ma triste è il suo declino, intrecciato a tragedie familiari (un figlio omicida, una figlia suicida) e a partecipazioni annunciate, ben pagate e spesso deludenti. (...) [Fonte: https://www.cineforum.it/rubrica/L_altra_faccia_delle_lune/Marlon_Brando]. - Nota sull'Aut. [Brando, Anna Kashfi (Chakradharpur, India britannica, 1934 - Woodland (Washington , Stati Uniti) 2015]. - For. Var.: O'Callaghan, Joan (Nome anagrafico)]: Attrice cinematografica indiana americana che ha avuto una breve carriera hollywoodiana negli anni '50, famosa come moglie di Marlon Brando. Nacque in India da William Patrick O'Callaghan, un sovrintendente del traffico sulle ferrovie dello stato indiano, che proveniva da Londra ma di origine irlandese, e dalla moglie gallese, Phoebe. Fu cresciuta a Calcutta fino all'età di 13 anni, quando la famiglia si trasferì a Cardiff , nel Galles. All'età di 22 anni Joan O'Callaghan si era trasformata nella modella e attrice indiana Anna Kashfi, usando un nome inventato da lei e Glyn Mortimer, a capo di un'agenzia di modelle di Londra. Ha fatto il suo debutto cinematografico come attrice nel 1956 in The Mountain (1956) per la Paramount con Spencer Tracy e Robert Wagner. Usando il nome d' arte Anna Kashfi, la ventiduenne ha interpretato una ragazza indù. Nel suo film successivo, Battle Hymn (1957), recitò con Rock Hudson come ragazza coreana. Un anno dopo interpretò una messicana in Cowboy (1958) con Glenn Ford e Jack Lemmon. Il suo ultimo film fu Night of the Quarter Moon (1959), dove interpretò la moglie afroamericana del cantante Nat King Cole. Ha fatto alcune apparizioni in televisione, inclusa la serie Adventures in Paradise , anche se i problemi di droga e alcol hanno contribuito alla fine prematura della sua carriera di attrice. - Vita privata: A. Kashfi sposò Marlon Brando , che aveva incontrato nell'estate del 1956, l'11 ottobre 1957. Divorziarono un anno e mezzo dopo, il 22 aprile 1959. Hanno avuto un figlio, Christian Devi Brando (1958-2008). Kashfi e Marlon hanno combattuto amaramente per Christian, e Marlon alla fine ha vinto ottenendone la custodia. Negli anni '90, Christian fu processato per aver ucciso il fidanzato della sua sorellastra Cheyenne. Incarcerato per il crimine, morì in seguito a polmonite a Los Angeles nel 2008, all'età di 49 anni. La Kashfi sposò poi James Hannaford, un mercante, nel 1974. Kashfi aveva un nipote, Michael Brando (nato nel 1988). (...) [Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Kashfi ; G.M. (Adattam.)].