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Testo a stampa (moderno) | |||
Monografia | |||
Codice SBN | TO00599426 | ||
Descrizione | *Tarass Bul'ba ; Possidenti d'antico stampo ; Vij ; Come Ivàn Ivànovic litigò con Ivàn Nikiforovic / Nikolaj V. Gogol'. - 2. ed [Milano] : Garzanti, 1978 XVII, 257 p. : 1 ritr. ; 18 cm |
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Note | Trad. di Natalia Bavastro | ||
OCLC | 797174415 | ||
Collana | I grandi libri Garzanti , 95 | ||
Autore |
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Note e bibliografia |
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Traduttore |
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Dewey | 891.733 NARRATIVA RUSSA, 1800-1917 | ||
Luogo pubblicazione | Milano | ||
Contiene anche | Tarass Bulba. - | ||
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Possidenti d'antico stampo | |||
Vij | |||
Come Ivan Ivanovic litigo' con Ivan Nikiforovic | |||
Anno pubblicazione | 1978 | ||
Altri titoli | Tarass Bulba. | ||
Nota localizzazione | 891.73 GOG | ||
Abstract di polo | [Tarass Bul'ba]: I cosacchi nel sec. XV hanno dato vita alle orde guerriere degli Zaporoghi. Capo di una di queste e Taras Bul'ba che, per vendicarsi dell'oppressore polacco, guida l'assedio alla città di Dubno con i due figli Ostap e Andrea. Taras uccide il figlio Andrea, passato per amore al campo avversario. Ostap è invece catturato dai nemici, portato a Varsavia e orribilmente torturato, mentre il padre, non visto, assiste. Per vendicarsi Taras solleva tutti i cosacchi e giunge fino a Cracovia, compiendo terribili stragi. Qui viene fermato dal generale Potocki e condannato al rogo. [Possidenti di antico stampo]: Storia di due coniugi arrivati alla soglia della vecchiaia, dopo una vita semplice e campestre: Pulcherya Ivanovna si occupa con amore e pazienza del marito, Afanasij Ivanovic, che senza di lei sarebbe perduto. I dolori e gli acciacchi dei due sono addolciti dal rispetto e dall’affetto reciproco. Intorno a questo microcosmo, lento e ormai sulla via del tramonto, ruota un macrocosmo di luci e colori, pieno di vitalità, rappresentato dai giovani servitori e dai frequentatori della casa. I due non hanno eredi e Pulcherya si occupa, oltre che del marito, di una gattina alla quale è molto affezionata. Quando l'animale si allontana e si sottrae alle cure della padrona, nel cuore dell’anziana donna si incrinia qualcosa. Al ritorno l'animale è mutato e la sua comparsa è accolta come presagio di morte. Poco dopo la consorte lascia vedovo inconsolabile l’anziano marito che, trattato dalla servitù al pari di un oggetto, segue la moglie in breve tempo. [Vij]: Lo studente di filosofia Chomà Brut, caduto sotto l'incantesimo di una vecchia strega, riesce a liberarsene battendo a morte la donna con un ceppo. Non molto tempo dopo Chomà viene a sapere che la strega era in realtà la giovane figlia di un capo cosacco, il quale esige che sia lo studente ad officiare le esequie e a recitare le litanie accanto alla defunta per tre notti consecutive, volendo con ciò esaudire il desiderio espresso dalla ragazza in punto di morte. Chomà si troverà così a dover fronteggiare le forze demoniache, fino all'apparizione del mostruoso Vij, Re degli Gnomi. [...]. |