"Vengo dal Senegal. Ho fatto il venditore e vi racconterò cosa mi è successo.
[...]
È un mestiere difficile, per gente che ha costanza e una gran forza d'animo, perché bisogna usare le gambe e insistere, insistere anche se tutte le porte ti vengono sbattute in faccia." Quella di Pap è l'esistenza di un clandestino che per sopravvivere deve vendere e per vendere deve percorrere tanta strada, trovare continuamente nuove "piazze". Dovrà nascondersi, scappare davanti ai poliziotti, cercare un tetto per ripararsi... L'approdo è un manifesto che gli comunica una via legale per uscire dalla clandestinità. Vi si annuncia una sanatoria. Non sarà solo un permesso di soggiorno però a cambiare la sua vita: conteranno l'esperienza, la volontà, la conoscenza, conteranno anche le amicizie conquistate un poco alla volta, per vivere da cittadino in un Paese che faticosamente sta cambiando e che faticosamente sta imparando, tra mille contraddizioni, a considerare come parte di sé donne e uomini di altre lingue, di altre religioni, di altre culture.
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Scheda
Unimarc
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN
CFI0181050
Descrizione
*Io, venditore di elefanti : una vita per forza fra Dakar, Parigi e Milano / Pap Khouma ; a cura di Oreste Pivetta Milano : Garzanti, 1990 142 p. ; 21 cm.
Pubblicato la prima volta nel 1990, "Io, venditore di elefanti. Una vita per forza fra Dakar, Parigi e Milano" è diventato nel corso del tempo e delle edizioni un autentico longseller. È stato soprattutto un libro letto e discusso, moltissimo nelle scuole, per l'interesse della testimonianza che correggeva molti giudizi e pregiudizi a proposito dell'immigrazione e per la scelta di rinunciare a qualsiasi forma saggistica. Così la storia raccontata da un immigrato senegalese, Pap Khouma, a un giornalista italiano, Oreste Pivetta, si presenta come un romanzo-reportage alla scoperta di una realtà conosciuta spesso solo superficialmente e grossolanamente. Quella di Pap è l'esistenza di un clandestino che per sopravvivere deve vendere e per vendere deve percorrere tanta strada, trovare continuamente nuove "piazze". Dovrà nascondersi, scappare davanti ai poliziotti, cercare un tetto per ripararsi... L'approdo è un manifesto che gli comunica una via legale per uscire dalla clandestinità. Vi si annuncia una sanatoria. Non sarà solo un permesso di soggiorno però a cambiare la sua vita: conteranno l'esperienza, la volontà, la conoscenza, conteranno anche le amicizie conquistate un poco alla volta, per vivere da cittadino in un Paese che faticosamente sta cambiando e che faticosamente sta imparando, tra mille contraddizioni, a considerare come parte di sé donne e uomini di altre lingue, di altre religioni, di altre culture. [Fonte: https://www.libreriauniversitaria.it/io-venditore-elefanti-vita-forza/libro/9788860737311]. - Nota sull'A. [Khouma, Pap Abdoulaye (Dakar 1957- )]: Scrittore e giornalista senegalese naturalizzato italiano, esponente della Letteratura migrante, direttore delle riviste online El Ghibli e Assaman; bibl.: Io, venditore di elefanti (1990); Nonno Dio e gli spiriti danzanti (2005); Noi italiani neri (2010); (Bibl. sull'A): Pap Khouma : residente a Milano / di Antonio Pacor (c2009, documentario).