Abstract di polo |
Nota sull'A. [Ferrari, Gaudenzio (Valduggia, Vercelli 1477ca. - Milano 1546)]: Pittore e scultore italiano. Scrisse di lui Giorgio Vasari: « Fu (...) Gaudenzio Milanese pittore eccellentissimo, pratico et espedito, che a fresco fece per Milano molte opere, e particularmente à frati della Passione un Cenacolo bellissimo, che per la morte sua rimase imperfetto. Lavorò ancora ad olio eccellentemente, e di suo sono assai opere a Vercelli et a Veralla molto stimate da chi le possiede». [Fonti: varie]. - Nonostante sia pressochè sconosciuto al grande pubblico, e, a volte, persino agli esperti d'arte, Gaudenzio Ferrari appartiene di diritto al "gotha" dei maestri del nostro Cinquecento, insieme a Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Tiziano. Fu attivo in terra lombarda ed in quella che, ora piemontese, un tempo faceva ancora parte del Ducato di Milano. (...) "Pittore, plasticatore (ovvero modellatore di figure in terra cotta), architetto, ottico, filosofo naturale e poeta, sonator di lira e di liuto", lo definì, nel suo trattato "L’idea del tempio della pittura" (1590), il pittore storiografo milanese Giovanni Paolo Lomazzo, il suo primo biografo, che fu a sua volta allievo di Giovan Battista della Cerva, uno dei più fidi collaboratori di Gaudenzio e che si può quindi dire lo abbia conosciuto direttamente. Nato a Valduggia, della sua formazione si hanno scarse notizie. Crebbe culturalmente a Milano dove ebbe modo di apprendere la lezione di Leonardo e quelle del Bramante e di Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino, di cui sono permeati i suoi lavori. Ma risentì indubbiamente anche del luminismo di Vincenzo Foppa e dell'influenza di Bernardo Zenale e pure di quelle del Perugino e di Filippo Lippi (...). Il Lomazzo lo vuole allievo di Stefano Scotto, attivo alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Fece con buona probabilità un viaggio a Roma e nel centro Italia (...). Fonti tarde, prive di verifica, hanno messo in circolo la leggenda che il nostro sia stato presente addirittura come aiuto di Raffaello alle Logge Vaticane. Ma una cosa è certa ed è che egli ha saputo fondere in modo personalissimo e magistrale l'umanesimo centro-italico con il naturalismo ed il luminismo lombardi. (...) [Fonte: https://www.doppiozero.com/materiali/il-rinascimento-di-gaudenzio-ferrari (correz. ortogr. a cura di G.M.)]. |