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3: Bologna papale, Bologna italiana

Rossi, Gida

1928

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Testo a stampa (moderno)
Monografia
BID UBO0124745
Description 3: *Bologna papale, Bologna italiana / Gida Rossi
Bologna : Zanichelli, stampa 1928
XVII, 449 p. : ill. ; 19 cm
OCLC 886197622
Autore
Rossi, Gida
Note e bibliografia
Subjects BOLOGNA - 1506-1796
BOLOGNA - 1511-1543
Bologna 1500-1860
Dewey 945.41 STORIA. BOLOGNA (PROV.)
Part of Bologna nella storia, nell'arte e nel costume , 3
Publication year 1928
Titolo dell'opera Bologna nella storia, nell'arte e nel costume
Abstract di polo (...) Gida Rossi (Brescia 1862 - Bologna 1938) visse, insegnò, operò soprattutto a Bologna, che studiò con sapiente amore e illustrò nelle numerose sue frequentatissime conferenze. L'opera, frutto di studi profondi, di ricerche minuziose e sicure, è scritta in modo semplice, chiaro, accessibile a tutte le menti. (...) Bologna amò Gida Rossi e ne riconobbe gli alti meriti, donandole la tomba nella bella Certosa e dedicando il suo nome a una scuola elementare (via Caduti di Casteldebole, 19). (...) [Fonte: Premessa / L'Editore (pag. 5 n. n. del vol "Bologna nella storia, nell'arte e nel costume / Gida Rossi. - 3. ed. - Bologna : Forni, 1969" , trascriz. parz., correz. e modifiche a cura di G.M.)]. - NOTA SULL'AUT.: Gida Rossi [vero nome: BRIGIDA ROSSI], presidente del Comitato Mutilati e Tubercolotici di Guerra, era ben conosciuta a Bologna per le sue conferenze all'Università Popolare e per numerosi altri impegni filantropici. Collaborava ad esempio con il Ricreatorio Femminile fondato dalla contessa Zucchini e dopo il terremoto di Messina aveva aperto un laboratorio di cucito e ricamo per alleviare le sofferenze delle donne di laggiù. Nel 1924 Gida pubblicò presso l'editore Zanichelli l'opera in tre volumi "Bologna nella storia, nell'arte e nel costume", il cui ricavato, assieme a quello di altri suoi scritti, fu poi impiegato per scopi benefici. Per iniziativa di Gida Rossi, presso la Villa delle Rose al Meloncello, donata nel 1916 al Comune dalla contessa Nerina Armandi Avogli, venne aperto un ricreatorio estivo denominato "La Casa del Sole". Durante il giorno ospitava oltre cento bambini ammalati di tubercolosi, liberi di giocare nel vasto giardino e lungo i viali alberati della villa. (...) [Fonte: https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1922/la_casa_del_sole_di_villa_delle_rose (modifiche di G.M.)].