Il libro cerca il lato storico e quello sportivo di ciascun impianto visitato, senza alcuna pretesa di aver esaurito l'argomento che, in altre nazioni, gode di ben altra considerazione con regolari pubblicazioni.
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Del resto, sono proprio gli stadi italiani a non lasciarsi amare, avviliti tra poco eleganti tribune in tubi metallici e poco confortevoli soluzioni architettoniche figlie di discutibili ristrutturazioni ripetutesi nel tempo. Niente atmosfera, poca identità e anche una buona dose di sfortuna se è vero che gran parte degli impianti costruiti negli ultimi anni ha coinciso con sconcertanti debacle sportive delle squadre che ospitano, a cominciare dall'unica società professionistica proprietaria di uno stadio in Italia, la Reggiana.