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Monografia | ||
saggi | ||
Codice SBN | TO01599311 | |
Descrizione | *Viva Israele : dall'ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia / Magdi Allam Milano : Mondadori, 2007 206 p. ; 23 cm. |
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ISBN | 9788804567776 | |
Collana | Frecce | |
Primo Autore |
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Note e bibliografia |
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Soggetti | CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO - Diari e memorie | |
Dewey | 956.04 STORIA. MEDIO ORIENTE (VICINO ORIENTE). 1945-1980. Qui il 20. secolo | |
Luogo pubblicazione | Milano | |
Editori | Mondadori, Arnoldo | |
Anno pubblicazione | 2007 | |
Titolo dell'opera | Viva Israele | |
Abstract | Dopo le minacce ricevute da Hamas per aver denunciato i kamikaze palestinesi, "la mia vita", sostiene Allam, "è diventata strettamente collegata alla sorte di Israele, per una mia scelta interiore di fede nella sacralità della vita e per una bizzarria del destino che ha voluto che fosse un musulmano laico a battersi in prima linea, anche a rischio di morire, per difendere il diritto all'esistenza dello Stato ebraico". In quel clima, anche un ragazzo di grande sensibilità e educato in una scuola religiosa italiana come lui non era rimasto del tutto immune al pregiudizio anti-israeliano, che venne però spazzato via dalle esperienze successive: "In queste pagine ho voluto raccontarvi il mio lento e sofferto percorso esistenziale dall'ideologia della menzogna, della dittatura, dell'odio, della violenza e della morte alla civiltà della verità, della libertà, dell'amore, della pace e della vita. Fino a maturare il pieno convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincida con la difesa del diritto di Israele all'esistenza". Ecco perché questo libro autobiografico parla alle coscienze di tutti: dietro l'intransigenza con cui si tutela il diritto di Israele all'esistenza e alla pace c'è la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli di infiltrazione e legittimazione dell'ideologia della morte. (...) [Fonti: https://www.ibs.it/viva-israele-dall-ideologia-della-libro-magdi-cristiano-allam/e/9788804567776 (...) ; G.M.]. | |
Abstract di polo | Nota sull'Aut. [Allam, Magdi Cristiano (Il Cairo, 1951-)]: Magdi Cristiano Allam, nato Magdi Allam (in arabo مَجْدِي علام?, Maǧdī ʿAllām; Il Cairo, 22 aprile 1952) è un giornalista, saggista e politico egiziano naturalizzato italiano. - Biografia: L'infanzia e il trasferimento in Italia: Per volontà della madre Safeya (Ṣāfiya), che lavorava come baby sitter per una famiglia benestante italiana, i Caccia, studiò presso il collegio cattolico delle suore comboniane al Cairo. Dal 1962 fino al 1970 proseguì i suoi studi in un collegio salesiano guidato da don Carlo Moroni. Imparò la lingua italiana e acquistò familiarità con la cultura italiana e occidentale e con la religione cattolica (pur non essendo ancora battezzato). A vent'anni (1972) ottiene una borsa di studio bandita dal governo italiano e si trasferisce in Italia. Si laurea in Sociologia alla Sapienza - Università di Roma. Allam ha tre figli: Davide, avuto dalla moglie Valentina Colombo, Sofia ed Alessandro, nati dal precedente matrimonio. - L'attività giornalistica in Italia: La carriera giornalistica di Magdi Allam è iniziata nei primi anni ottanta. Si è occupato da subito di tematiche legate al Vicino Oriente e ai rapporti tra questo e l'Occidente. Dopo avere collaborato con il quotidiano "Il Manifesto" e con l'agenzia di stampa «Quotidiani Associati», dove scrive articoli di politica internazionale, entra a «La Repubblica», dove lavora come editorialista e inviato speciale. Nel 2003 Stefano Folli lo porta al "Corriere della Sera" offrendogli la carica di "vicedirettore ad personam", una qualifica superiore a quella ricoperta a "La Repubblica" e che sollevava Allam da ogni responsabilità sulla linea politica del giornale. Il suo primo articolo al Corriere è datato 3 settembre 2003; Allam firma il suo ultimo articolo per il quotidiano di via Solferino il 30 novembre 2008, quando direttore è Paolo Mieli (i due si erano conosciuti nel 1978 alla «Quotidiani Associati»). Dal 2009 ha iniziato una collaborazione con "Libero Quotidiano". Vince il Premio Letterario Internazionale "Il Molinello" 2009 – XIII Edizione con il libro "Grazie Gesù", edito da Mondadori. Dal 2011 ad oggi lavora come editorialista de "Il Giornale". Le sue posizioni severamente critiche sul mondo islamico (dura condanna di numerose associazioni islamiche da lui ritenute estremiste, proposta del divieto di costruire nuove moschee, teorie riguardanti rapporti occulti tra moschee e gruppi terroristici che ne avrebbero in alcuni casi anche finanziato la costruzione) gli hanno procurato critiche ma anche consensi. I suoi ammiratori lo citavano spesso come modello di musulmano moderato e di arabo perfettamente integrato nel mondo, nella cultura e nel sistema di valori propri dell'Occidente; per i suoi detrattori si tratta invece di un personaggio inattendibile, che diffonde odio e sospetti. Sembra un incidente giornalistico (rimasto irrisolto) quanto da lui dichiarato il 31 maggio 2004 sul Corriere della Sera: Allam scrive che nel commando dell'iracheno Muqtada al-Sadr, che aveva rapito quattro italiani e trucidato Fabrizio Quattrocchi, vi era un italiano. Invitato a rivelarne il nome, Allam non lo fa, affermando che la notizia gli era stata comunicata dai servizi segreti italiani. La richiesta di Sandro Bondi e di Franco Servello in Parlamento fu che, a quel punto, il governo di Silvio Berlusconi avrebbe dovuto rivelare "di quali notizie disponga" e quali fossero "i collegamenti tra terrorismo islamico e componente italiana del terrorismo internazionale". Al di là dell'indimostrata esistenza di una "componente italiana del terrorismo internazionale" a quella data, tali domande, così come quella avanzata dal gruppo DS al Senato, rimasero senza risposta alcuna, né Allam confermerà mai quella che di fatto è rimasta una dichiarazione senza alcuna fonte accertabile. Nel 2006 Allam ha vinto, congiuntamente a tre altri giornalisti, il premio "Dan David", istituito dall'omonima fondazione israeliana in onore di unimrenditore israeliano. Il premio, dotato di 1 milione di dollari, fu diviso come da regolamento in parti uguali con gli altri tre vincitori, e Allam donò il 10% del premio a studenti laureati nei loro rispettivi campi. Gli è stato assegnato per "il suo incessante lavoro mirante a favorire la comprensione e la tolleranza fra le culture". - La conversione al cattolicesimo: Il 22 marzo 2008, durante la veglia pasquale, Magdi Cristiano Allam formalizzò la sua conversione al Cattolicesimo ricevendo in San Pietro in Vaticano da papa Benedetto XVI battesimo, cresima ed eucaristia in un'unica circostanza. Riguardo a Benedetto XVI dichiarò: «Indubbiamente l’incontro più straordinario e significativo nella decisione di convertirmi è stato quello con il papa Benedetto XVI, che ho ammirato e difeso da musulmano per la sua maestria nel porre il legame indissolubile tra fede e ragione come fondamento dell’autentica religione e della civiltà umana, e a cui aderisco pienamente da cristiano per ispirarmi di nuova luce nel compimento della missione che Dio mi ha riservato.» (Magdi Allam. Lettera al Corriere della Sera, 23 marzo 2008.) - Con la conversione assunse il nome di Cristiano: già dal libro "Grazie Gesù" si firma come Magdi Cristiano Allam. Padrino del giornalista è stato Maurizio Lupi, all'epoca deputato di Forza Italia. Yahya Sergio Yahe Pallavicini, vicepresidente della comunità islamica italiana "Coreis", ha dichiarato all'ANSA di rispettare la scelta di Allam, pur avanzando qualche "perplessità" per il momento e il luogo «di così grande valore simbolico» scelto per la conversione: «Se Allam realmente è stato spinto da una forte ispirazione spirituale, forse sarebbe stato meglio procedere con delicatezza, magari con un prete a Viterbo, dove egli vive». - L'UCOII, associazione islamica con la quale Allam ha sempre fortemente polemizzato, ha anch'essa dichiarato per bocca del suo portavoce, l'imam ʿIzz al-Dīn al-Zīr, di rispettare la scelta di Allam: «L'importante è che ogni persona viva la sua religiosità in modo pacifico e rispettando le altre religioni». - La critica alla Chiesa: Il 25 marzo 2013 dichiara al quotidiano "Il Giornale": «Prendo atto che la Chiesa è fisiologicamente tentata dal male, inteso come violazione della morale pubblica, dal momento che impone dei comportamenti che sono in conflitto con la natura umana, quali il celibato sacerdotale, in aggiunta alla tentazione del denaro»; «Ciò che più di ogni altro fattore mi ha allontanato dalla Chiesa è il relativismo religioso e la legittimazione dell'Islam come vera religione, di Allah come vero Dio, di Maometto come vero profeta, del Corano come testo sacro, delle moschee come luogo di culto»; «Sono contrario al globalismo che porta all'apertura incondizionata delle frontiere nazionali sulla base del principio che l'insieme dell'umanità deve concepirsi come fratelli e sorelle, che il mondo intero deve essere concepito come un'unica terra a disposizione di tutta l'umanità»; «Sono contrario al buonismo che porta la Chiesa a ergersi a massimo protettore degli immigrati, compresi - e soprattutto - i clandestini». In un'intervista concessa al "Wall Street International Magazine" in data 15 agosto 2013, Magdi Cristiano Allam comunica quanto segue: "Sono cristiano, considero valido il battesimo ricevuto da Benedetto XVI ma critico i comportamenti della Chiesa a partire dalla sostanziale legittimazione dell'Islam come religione di pari valore del cristianesimo, dall'adesione all'ideologia dell'immigrazionismo fino alla legittimazione dei clandestini, dal sostegno ai poteri finanziari come è stato con il governo Monti, uomo della Goldman Sachs, Moody's, Gruppo Bilderberg e Commissione Trilaterale." . (...). [Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Magdi_Allam ; G.M. (Continua anche in N.O.)]. |